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La Spada sulla
Roccia
recensioni
Il volume La
Spada sulla Roccia è stato presentato mercoledì
3 febbraio 2010 a Venaus, in Valcenischia. La giornalista Paola Meinardi
ha pubblicato su Luna
Nuova di Venerdì 5 febbraio l'articolo
di cui riportiamo il testo. |
(da Luna
Nuova - 5 febbraio 2010)
Gli spadonari? C’erano già nel
400 a.C.
Venaus e Giaglione: la rivelazione nel libro La
spada sulla roccia
VENAUS - Gli spadonari di Venaus e Giaglione potrebbero
risalire al 400 avanti Cristo. Non è solo una suggestione ma una vera e propria teoria,
basata su studi durati anni, che l’archeologo Andrea Arcà ha
illustrato in un interessante e approfondito volume, La
spada sulla roccia,
da lui curato e scritto in team con altri studiosi di archeologia ed etnografia.
La presentazione di questo volume si è tenuta mercoledì sera
al salone delle feste. Gli studi sono basati sul confronto tra antichissime
incisioni rupestri e la tradizione che, ancora oggi, viene portata avanti.
Arcà fa parte del Gruppo Ricerche Cultura Montana
di Torino, che fino
al 1990 ha avuto anche una sede "estiva" all’Argiassera di
Bussoleno. Dal 1977 al 1995, con un gruppo di archeologi, ha girato molti
sentieri valsusini, e non solo, lungo i quali ha effettuato ritrovamenti
di grande interesse archeologico. Nel maggio del ’98 a Novalesa si
tenne il primo convegno, i cui atti costituiscono la prima parte del neo
pubblicato volume, che illustrava il valore di tali scoperte. Gli studi non
si sono fermati e il ritrovamento di disegni incisi sulle rocce raffiguranti
uomini con spada ha aperto un nuovo approfondimento. «Abbiamo
effettuato una comparazione tra la posizione degli uomini raffigurati e le
posizioni assunte durante le danze dagli spadonari - spiega Arcà - per
far comprendere il procedimento sul volume abbiamo messo una serie di foto
in sequenza delle danze, che mostrano il movimento. Quelle posizioni le abbiamo
confrontate con le incisioni rupestri e si può dire che già 2400 anni fa
esistevano gli spadonari in questa zona. Il collegamento si può fare
grazie al fatto che qui la tradizione si è conservata genuina e non è stata
rispolverata dopo secoli, magari a beneficio dei turisti».
Arcà non ha dubbi in proposito. «È chiaro che si tratta
di un’interpretazione - dice - I primi documenti
che parlano degli spadonari risalgono al 1500, ma non è detto che ne testimonino l’origine.
Abbiamo datato con rilevante certezza quelle incisioni rupestri al 400 avanti
Cristo. Per questo è possibile fare una buona ipotesi archeologica».
Il volume non si limita a illustrare - con oltre 700 fotografie e numerosi
contributi di studiosi di livello - la presenza degli spadonari nella preistoria
(che in valle di Susa è durata fino all’8 avanti Cristo, quando
sono arrivati i Romani) ma dettaglia schede etnografiche riguardanti l’orso
di Mompantero, il gioco del ferro di Meana e la "Puento di Chiomonte".
La parte etnografica è stata curata da Tullio Telmon, valsusino e
docente universitario. A tutto questo si aggiunge un dettagliato catalogo
delle rocce incise, mai pubblicato prima di oggi, frutto di tre campagne
sul territorio volute dalla Soprintendenza Archeologica, dalla Comunità montana
bassa valle e dalla Provincia tra il ’94 e il ’96.
«Abbiamo voluto presentare questo volume - dice il
primo cittadino Nilo Durbiano - perché crediamo che una tale scoperta possa essere
una straordinaria ricchezza per il nostro territorio, oltre a darci indicazioni
su chi siamo e da dove veniamo. Questo libro è un’ulteriore
gemma per il nostro territorio e per la nostra cultura».
Paola Meinardi (Luna
Nuova)
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GRCM - MiBAC
La Spada sulla Roccia (2009)
Danze e duelli tra arte rupestre e tradizioni
popolari
della Valcenischia e delle valli del Moncenisio
a cura di Andrea ARCÀ
Volume a carattere archeologico ed etnografico sul rapporto tra arte
rupestre e danze armate tradizionali della Valle di Susa e della Valcenischia.
Il libro, interamente a colori, contiene oltre 700 fotografie e rilievi,
che illustrano i complessi petroglifici delle valli del Moncenisio e
che propongono una serie di approfonditi confronti archeologici, in particolare
con l'arte rupestre dell'Alta Moriana e della Valcamonica.
Volume a carattere archeologico ed etnografico
sul rapporto tra arte rupestre e danze armate tradizionali della Valle
di Susa e della Valcenischia. Il libro, interamente a colori, contiene
oltre 700 fotografie e rilievi, che illustrano i complessi petroglifici
delle valli del Moncenisio e che propongono una serie di approfonditi
confronti archeologici, in particolare con l'arte rupestre dell'Alta
Moriana e della Valcamonica.
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